Crostata di mele caramellate

Con l’autunno inizio a preparare dolci tradizionali, o quasi, con le mele, castagne, zucca oltre agli agrumi ovviamente. Ho iniziato con questa semplice crostata di mele che però ho voluto caramellare (a modo mio) con cannella e rum per avere un sapore diverso dal solito. Semplice e veloce da preparare sono contenta anche della decorazione che si è mantenuta croccante anche dopo un giorno, di più non è durata per cui non so’. Anche qui ho provato 2 versioni una più dolce con base di marmellata di fichi e cioccolato ed una più forte con più succo di limone ed il rum nelle mele a voi come sempre la scelta.

Dosi: 1 crostata di 22 cm di diametro

Tempo: 1 h e 40′   (30′ preparazione, 30′ riposo in frigo, 40′ minuti cottura)
Difficoltà: facile

Ingredienti
per la frolla
1 uovo
250 gr farina 00
125 gr burro
125 gr di zucchero semolato
zeste di 1 limone non trattato
un pizzico di ammoniaca per dolci

Ingredienti per il ripieno
750 gr circa di mele
3 cucchiai di zucchero di canna (io ho usato quello di cocco che avevo in dispensa ottimo anche così)
il succo di 1 limone
1 cucchiaino raso (da moka) di cannella
1 cucchiaio di rum
3 cucchiai di marmellata di fichi (facoltativo)

Procedimento
1)Preparate la pasta frolla Amalgamare il burro allo zucchero, usando la foglia della planetaria, (si può ovviamente lavorare anche a mano), aggiungere anche il sale, le zeste di limone e l’ammoniaca. Versare poi la farina, mescolare il tutto e alla fine incorporare l’uovo. Lasciar riposare il composto per almeno 30 minuti in frigo (potete prepararla anche la sera prima e lasciarla in frigo o congelarne in parte se avanza).

2) Caramellate le mele, sbucciatele e tagliatele a dadini, irroratele con il succo del limone e lo zucchero. Caramellatele in una padella antiaderente con il fondo spesso, lasciando cuocere prima a fiamma vivace e poi a fuoco basso fino ad avere lo zucchero caramellato e completamento assorbito il succo che le mele rilasceranno in cottura. A fine cottura aggiungete la cannella e se gradite il cucchiaio di rum, lasciando evaporare l’alcool prima di spegnere. Lasciatele raffreddare.

3) Stendete metà della pasta frolla e foderare un teglia di 22 cm di diametro con una base dello spessore di circa 1/5 cm (ponete in frigo la pasta rimasta) stendete la marmellata se volete e poi le mele o direttamente il ripieno di mele caramellate e coprite con un intreccio ottenuto dalla pasta frolla rimasta. Sarà necessario stendere la pasta con un po’ di farina (per renderla più elastica) e tagliare delle striscioline regolari (più o meno) intrecciandole come un cestino. Potete anche fare una copertura completa, basterà stendere la pasta frolla di uno spessore di circa 1 cm. Aiutandovi con un mattarello adagiate la pasta sulla torta e premete bene sui bordi in modo che si uniscano bene, tagliando la pasta in eccesso. Con un coltello a lama liscia fate dei tagli di circa 4 cm poco distanti dal centro, a raggiera, che serviranno a far uscire il vapore che si formerà all’interno della torta.

Spennellate la superficie con del latte e spolverate con zucchero semolato.

4) Infornate a 180° (livello 3 del forno a gas) con forno ventilato per circa 20 minuti e poi a 150° per altri 20 minuti circa (spegnete quando la superficie sarà ben dorata).

SFOGLIATELLE FROLLE

Periodo di quarantena e quindi più tempo da dedicare alla cucina e il desiderio di dolci tradizionali. Immagino il giorno in cui rileggerò questo post, ripensando all’obbligo di rimanere chiusi in casa per il bene comune, alle paure e preoccupazioni, alla difficoltà di organizzare il lavoro e ricorderò il profumo di queste sfogliatelle meravigliose. La ricetta non è mia, ho solo apportato lievi modifiche per il mio gusto personale, in realtà è di Paoletta Sersante presa dal suo Blog “Anice e Cannella” che ha a sua volta adottato la ricetta di un pasticciere napoletano e quindi è tutto un passaggio di ricette e tradizioni che io spero di passare ad altri. La ricetta riporta la frolla tradizionale per le sfogliatelle, quella “povera” senza uova e con lo strutto invece del burro, e nell’impasto la ricotta è arricchita dagli aromi di arancia, cannella e vaniglia, un piacere già dal profumo prima ancora che per il gusto, che mi fa tornare in mente le domeniche in famiglia quando la mia pro zia più anziana ci portava le sfogliatelle frolle, ancora calde che riempivano la casa di un profumo irresistibile. La ricetta originale potete trovarla qui e giù trovate anche il video per la formatura.

Dosi: circa  40 sfoglietelle piccole
Tempo: 80 minuti circa (60′ preparazione e 20′ cottura )

Ingredienti per la frolla

500 gr di farina 00
200 gr di strutto
200 gr di zucchero
1/2 cucchiaino da caffè di ammoniaca
50 gr di miele
100 gr di acqua
un pizzico di sale
la buccia grattugiata e il succo di un limone

Ingredienti per il ripieno
150 semolino
500 gr ricotta
400 ml latte intero
200 ml acqua
250 gr di zucchero
1 uovo
50 gr di burro
la buccia di 2 arance
1 baccello di vaniglia o 1 cucchiaino da moka di essenza
1 cucchiaino da moka di cannella in polvere
1 cucchiaio di aroma di fiori d’arancio
brunoise di canditi (cedro e scorzette d’arancio)

Procedimento

  1. Iniziate a preparare la frolla come d’abitudine: mischiate velocemente strutto e farina quindi aggiungete lo zucchero, il sale, l’ammoniaca, la buccia del limone, il miele, l’acqua e il succo di arancia infine le uova. Non lavoratela troppo e poi avvolta nella pellicola lasciatela riposare in frigo almeno 3/4 ore, potete prepararla anche il giorno prima.
  2. Cuocete intanto il semolino nel latte ed acqua, con sale e burro e lasciate raffreddare.
  3. Incorporate, quindi, la ricotta al semolino freddo, e gli altri ingredienti (scorza di arancia ed aromi).
  4. Con la frolla formate delle palline di circa 50 gr (per fare le sfogliatelle piccoline altrimenti 70 gr circa) date a ogni pallina una forma ovale con l’aiuto di un mattarello e mettete al centro una noce di ripieno con una sac a poche, quindi chiudete, tagliate il bordo con un taglia pasta tondo e date la forma di una piccola conchiglia. Spennellate la superficie con un tuorlo sbattuto.
  5. Infornate a 200° per circa 20′ (forno statico, a gas livello 4) o fino a doratura.
  6. Fate raffreddare e spolverizzate con zucchero a velo

Migliaccio

l migliaccio è un dolce che ho scoperto tardi, rispetto ad altri dolci della tradizione carnevalesca come le chiacchiere. Ma me ne sono subito innamorata, per la sua consistenza morbida e il profumo di arance, è un dolce di primavera direi un po’ come la pastiera. E’ un dolce antico della cucina campana – una cheescake antica – che veniva inizialmente preparato con farina di miglio oggi sostituita dal semolino, io lo preparo così, ricco di profumi, arance, limoni e cannella, ma la prossima volta proverò di certo ad usare la farina di miglio, per scoprire le sue origini. 

Dosi: 1 teglia da 20 cm di diametro
Tempo: 90 minuti circa (20/30′ preparazione e cottura 60 minuti)
Difficoltà: facile

Ingredienti
150 semolino
350 gr ricotta
400 ml latte intero
300 ml acqua
150 gr di zucchero
3 uova
30 gr di burro
la buccia di 2 arance e di 1 limone
1 baccello di vaniglia o 1 cucchiaino da moka di essenza
1 cucchiaino da moka di cannella in polvere 
1 cucchiaio di aroma di fiori d’arancio

migliaccio

Procedimento

  1. Iniziate a preparare il semolino, mettete in un pentolino l’acqua, il latte. la buccia di un arancia e del limone, il burro e portate ad ebollizione. Quando inizia a bollire eliminate le bucce e versate il semolino a pioggia a fate cuocere girando con una frusta per circa 5 minuti a fiamma bassa. Versate il semolino su di un piatto in modo che si raffreddi.
  2. Montate intanto le uova con lo zucchero, la vaniglia e la cannella, fcon un frullino o nella planetaria con la frusta fino ad ottenere una spuma chiara e liscia. ed accendete il forno a 200°.
  3. Incorporate, quindi, la ricotta e successivamente il semolino, poco alla volta continuando a lavorare con le fruste fino ad ottenere un impasto ben amalgamato e senza grumi, aggiungete anche la buccia grattugiata di un’arancia e l’acqua di fiori d’arancio.
  4. Versate l’impasto in una teglia da 20 cm di diametro, foderata di carta forno e informate a 200° per circa 60′ (forno statico, a gas livello 4).
  5. Fate raffreddare e spolverizzate con zucchero a velo 

Potete aggiungere uvetta, liquore all’arancia, uvetta, gocce di cioccolato fondente (congelate) o canditi, come il vostro gusto vi guida.

 

 

La Pastiera

La PASTIERA

Oggi vi racconto e vi propongo, la ricetta della mia pastiera.

Sono diverse le versioni, e le “presunzioni”, di ricetta originale, io credo che se gli ingredienti siano gli stessi e cambiano più o meno le dosi o alcune fasi della preparazione dipenda dal gusto o dalle tradizioni familiari, il risultato sia sempre gustoso. Io preparo una pastiera “gentile” con una parte delle uova cotte in crema e (quando posso) preparo da sola i canditi con arance non trattate.

Come da tradizione di tutta Napoli (e da qui non si sfugge, se non per causa di forza maggiore!) la preparo il Giovedì Santo in modo che i sapori degli ingredienti abbiano il tempo di ben amalgamarsi fino a Domenica di Pasqua.

E’ un dolce delle feste, della famiglia, delle amicizie e della rinascita, infondo questo dolce, povero negli elementi ma ricco di sapori e profumi, festeggia l’infiorescenza della terra che si rinnova, incarnando la Resurrezione dello Spirito Santo.

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Dosi: 20 persone 2 tortiere 24 cm Ø
Tempo: preparazione: 2 ore+cottura 1 ora e 1/2 
difficoltà: media

Ingredienti

Ingredienti per la pasta frolla
1 uovo intero + 1 tuorlo
500 gr farina 00
150 gr burro
100 gr strutto
250 gr di zucchero semolato
un pizzico di ammoniaca per dolci

Ingredienti per il ripieno
700 gr. di ricotta di mucca 
700 gr. di grano (in vendita precotto in barattoli sottovuoto) se volete cuocerlo leggete a piè di pagina
350 gr. di zucchero semolato
1 limone bio
150 gr. di arancia candita tagliata a cubetti piccoli (per farle da sole vedete la mia ricetta qui)
75 cl di latte
30 gr. di burro
8 uova intere
3 cucchiai di farina 00
1 bacca di vaniglia o 1/2 cucchiaino da moka di estratto di vaniglia
3/4 cucchiai di acqua di fiori d’arancio (anche di più in base all’estratto che acquistate)
1 cucchiaino da moka di cannella
zucchero a velo per decorare

Procedimento

La pasta frolla ed il grano potete prepararli il giorno prima e conservarli in frigo.

1) Pasta frollaPorre in una ciotola capiente (o nella planetaria con il gancio a foglia) uova, burro e zucchero. Amalgamare il tutto velocemente, quindi aggiungere la farina e l’ammoniaca, continuare ad amalgamare ed impastare rapidamente in modo da non far riscaldare troppo l’impasto. Formare una palla, coprirla con della pellicola e porre in frigo a riposare per almeno due ore.

2) Cuocere il grano: porre il grano in un tegame con 250 ml di latte ed una noce di butto (30 gr) e lasciar cuocere un’ora circa, fino al completo assorbimento del latte e fino ad ottenere un impasto cremoso. Alcuni preferiscono passare metà del grano in modo da ottenere un dolce più liscio. Io preferisco invece, cuocere in questo modo il grano che diventa cremoso ma conserva la sua caratteristica “croccantezza”.

3) preparate la crema pasticciera: In una pentola a fondo alto, montate con una frusta, 3 tuorli con 3 cucchiai di zucchero presi dal totale, quindi aggiungete i 3 cucchiai di farina setacciati, amalgamate ancora e quindi aggiungete il latte  caldo (1/2 lt) e la buccia del limone tagliata eliminando la parte bianca amara. Ponete la pentola sul fuoco basso e cuocete la crema, con un cucchiaio di legno, o silicone, girando dall’interno verso l’esterno senza mai cambiare il verso e fate cuocere fino ad un inizio di bollore, quindi spegnete, eliminate le bucce di limone, coprite con la pellicola la superficie della crema in modo che non si formi la “crosta” di crema dura durante il raffreddamento.

4) Stendete la pasta frolla dello spessore di circa 1/2 cm con il mattarello e rivestite le due teglie precedentemente imburrate, ritagliate la parte eccedente, ristendetela e ricavatene delle strisce con un tagliapasta dentellato per decorare le pastiere in superficie ed evitare che si gonfino troppo in fase di cottura (7 strisce sono il numero canonico). La decorazione a “grata”, in numero di  sette strisce complessive (quattro in un senso e tre nel senso trasversale), a croce greca, formano la “planimetria” di Neapolis così come ancora oggi si presenta con i tre Decumani e con i Cardini che li attraversano in senso trasversale.

5) Montate i tuorli rimasti e le uova intere, con lo zucchero avanzato, in modo da ottenere un impasto spumoso, aggiungete la ricotta passata (o ponete tutto in un frullatore), aggiungete la vaniglia (l’estratto o i semi grattugiati dalla bacca), l’acqua di fiori d’arancio, i canditi, la cannella, la crema, il grano cotto. 

6) Amalgamare bene il tutto e versare  nella teglia tagliate i bordi della pasta frolla eccedenti e decorate con le strisce preparate formando una grata che pennellerete con un tuorlo sbattuto. 

8) Cuocere in forno a 180 °C (livello 3/4 a gas, io cuocio la prima ora a 4 e poi passo a livello 3) ventilato per circa 1 ora e 30′ finché la pastiera non avrà preso un colore ambrato; lasciate raffreddare e, prima di servire, spolverizzate con zucchero a velo. Conservatela in frigo

Come già detto, la Pastiera è più saporita se mangiata un paio di giorni dopo la preparazione, perché tutti i sapori si saranno ben “legati”.

E’ un dolce corposo e profumato che ben si accompagna a vini passiti dai forti sapori aromatici.

English recipe

Pastiera cake

The pastiera is a traditional Italian Easter cake, a symbol of the city of Naples and, no Neapolitan home would be complete on Easter day without this rich, perfumed ricotta pie.

Serving2 pans 24 cm Ø
Prep time: 2 hours+cottura 1 ora e 1/2
Cooking time: 1 – 1/2 hour

Ingredients 

For pastry
1 egg + 1 yolk
500 gr all purpose flour
250 gr sugar
250 gr butter
one pinch of baking soda
Ingredients for filling
700 gr ricotta cheese
700 gr of boiled wheat (if you want to use uncooked wheat berries, please read at the end of the receipe to cook them)
350 gr caster sugar
1 lemon
150 gr. chopped candied orange
750 ml full fat milk
30 gr. butter
8 eggs
3 tbl spoon all purpose flour
¼ teaspoon vanilla essence (or 1 vanilla bean pod, scraped)
1 teaspoon ground cinnamon
3/4 tablespoon orange blossom water

Preparation

For the pastry:
Mix the eggs, butter and sugar togher in a bowl, and pulse together in a food processor (if you have one). Add the flour and baking soda and knead just until the mixture comes together, until it forms a dough; cover in plastic wrap and rest at least 2 hours or overnight.

For yellow cream: beat egg yolks in medium bowl with 3 tablespoon of sugar (from the total amount) sugar, then add flour and stir in gradually milk until blended. Cook over medium-low heat, stirring constantly, until mixture thickens and comes to a boil, 20 to 25 minutes. Boil and stir 1 minute. Remove from heat immediately. Press piece of plastic wrap onto surface of pastry cream to prevent a “skin” from forming. Refrigerate until thoroughly chilled

Place the cooked wheat berries in a saucepan over medium heat with the butter, and 250 ml milk. Bring to a boil gently, stirring occasionaly until it becomes very thick and creamy, about 15 minutes. Let cool until needed.

Beat the yolks and all the other eggs with the remaining sugar, add the ricotta, vanilla, cinnamon, chopped candied orange, and orange blossom water, until creamy. Add the yellow cream, the wheat and gently mix all together.

Roll out about two thirds of the pastry and place in a 24 centimeter greased springform tin. Cut off any overhang and add to the remaining pastry, roll out again and with a pastry crimper wheel, cut long strips about ¾ an inch wide.
 
Fill the pastry base with the ricotta mixture and even out the borders of the pastry to the level of the mixture. Lay the long pastry strips gently across the top to form a a criss-cross diamond pattern (not square), pressing the strips on the edge of the pastry very gently.

Bake the pastiera for 1 hour at 350ºF (180ºC) until the pastry is golden and the pastiera is amber-brown on top. Allow to cool completely inside the springform pan before removing or chilling. Ideally serve the pastiera the next day (remove it from the fridge at least 30 minutes before eating to take away some of the chill) with some powdered sugar sifted over the top. Store any leftovers in the fridge.

 

Cottura del grano secco

Lasciate il grano a chicchi in una terrina coperto d’acqua per 3 giorni, cambiando l’acqua mattina e sera. Il terzo giorno scolatelo e sciacquatelo con acqua corrente e, mettetelo a cuocere, in una pentola capiente colma d’acqua. Portate a bollore e quindi, lasciate cuocere a fiamma bassa  per circa un’ora e mezza senza girarlo. A cottura ultimata scolatelo e lasciatelo raffreddare. Può essere conservato in frigorifero per una 4/5 giorni.

Cooking wheat berries

You have to let the wheat berries soaking in water for 3 days (change the water twice a day), then draining and cooking in a large pot of at least 4 cups of fresh water. Simmer for 1 ½ hours without stirring, until soft. Drain and reserve until needed (this will keep well in an air tight container the fridge for 1 week) then carry on to the next step. If using pearl barley as a substitute, leave the uncooked barley to soak in a large bowl of fresh water overnight, then the next day cook it in plenty of water for 30 minutes or until soft. Drain then follow the rest of the recipe.

Biscotti di farro con ricotta e miele

Biscotti di farro ricotta e miele

Mi piace fare i biscotti, credo che lo abbiate imparato in questi anni, dai più semplici a quelli farciti o di piccola pasticceria.
Oggi li ho preparati con la farina di farro di cui mi piace il sapore e la resa. Ho eliminato le uova e usato la ricotta ed il miele per renderli meno grassi, più morbidi e di una dolcezza più delicata. Gli ho dato una forma non troppo bassa per far sentire la fragranza esterna e la morbidezza dell’interno, e onestamente la mia famiglia ha apprezzato l’esperimento. 

biscotti-farro

Tempo: 40′ (preparazione e cottura)
Dosi: per 60 biscotti
Difficoltà: facile

Ingredienti 
250 gr farina di farro
200 gr ricotta vaccina
50 gr zucchero grezzo di canna
50 gr di burro
2 cucchiaini colmi di miele
1 cucchiaino raso di cannella 

1 bustina di lievito per dolci (16 gr)
1 limone

Procedimento
1) Mescolate la farina setacciata, con lo zucchero, il lievito e la cannella in una ciotola. Unite il burro ammorbidito a pezzetti, la ricotta, , il miele e la scorza grattugiata del miele. Lavorate il composto con le mani, aiutandovi con un poco di farina se dovesse risultare troppo morbido. 

3) Avvolgete l’impasto con la pellicola e lasciatelo riposare in frigorifero a rassodare per 10 minuti’.

4) Prelevate l’impasto e stendetelo con il mattarello su di una spianatoia infarinata dell’altezza di ca un cm. Con un tagliapasta formate dei biscotti della forma che preferite. Potete anche prelevare dall’impasto delle piccole porzioni formare dei cilindri e formare delle palline grandi come una noce. Passarle nello zucchero di canna (in modo da coprirle tutte) e schiacciarle delicatamente.

5) Per entrambe le forme, porle su di una teglia coperta di carta forno e infornare in forno, preriscaldato,  a 180° (elettrico) o a livello 3 (a gas) per circa 15 minuti.Una volta cotti, lasciarli raffreddare su di una griglia.

Potete conservare i biscotti in una scatola di latta anche per qualche giorno.

Apple Bread (con mele annurche)

Volevo preparare un dolce semplice e leggero ma saporito..ho pensato alle mele (annurche ovviamente) alla cannella e alle mandorle per riscaldare una fredda domenica senza esagerare in vista dei bagordi natalizi che ci aspettano.

Ho provato in passato altri “bread” con molta soddisfazione e così dopo lo “zucchini bread” ed il “Banana Bread“, ho provato l”apple bread”, al solito come le precedenti è una ricetta molto speciale perchè i sapori sono molto ben equilibrati così da rendere il dolce molto saporito senza prevaricazione di sapori. Questo bread è secondo me perfetto mangiato tiepido o a temperatura ambiente accompagnato da una crema leggera come la crema inglese e magari un buon bicchiere di vin brulé.

apple bread

Dosi: 6 persone
Tempo: 15′ più 50′ di cottura
Difficoltà: facile

Ingredienti
200 gr farina 00
100 gr farina integrale
100 gr zucchero di canna (io semerara)
1 uovo
120 ml di yogurt intero alla mela
300 ml di succo di mela, meglio succo e polpa
70 gr mandorle tostate e tritate grossolanamente
1 cucchiaino di lievito per dolci
1/2di cucchiaino di bicarbonato
1 pizzico di sale
1 cucchiaino di cannella
50 cl di olio di semi
3 mele annurche
50 gr di uvetta sultanina
vaniglia un paio di gocce di estratto
un cucchiaio di avena

apple bread

Procedimento
1) Versate nella ciotola della planetaria (o in una ciotola ampia se volete lavorare a mano) le uova con lo zucchero, l’olio, lo yogurt, la vaniglia, il succo di mela e mescolte il tutto usando il gancio a frusta o una frusta a mano.

2) Aggiungete, quindi gli ingredienti secchi ben setacciati, le farine, lievito, bicarbonato, cannella e sale.

3) Mescolate rapidamente il composto, non dovete lavorarlo molto, aggiungete mandorle, le mele sbucciate e tagliate a dadini e l’uvetta (fatta rinvenire qualche minuto in acqua tiepida ed un cucchiaio di rum)

4) Versate il composto in una teglia da plum cake – o in 12 formine da muffin – precedentemente imburrata e infornate il bread in forno caldo elettrico ventilato a 180° (a gas livello 3)  per 50 minuti. nel caso dei singoli muffin basteranno 30 minuti, ma è preferibile fare la prova dello stecchino.

5) Lasciatelo raffreddare e servitela a fette accompagnato sia dal te che dalla cioccolata calda o come dicevo con del vin brulé. O datelo ai vostri bambini come merenda per la scuola, rimane morbido per un paio di giorni (se resistete a non mangiarlo!)

apple bread

Ciambella di zucca e cioccolato

Arriva l’autunno (o quasi) e ovviamente le ricette con la zucca. Ottima per preparazioni sia salate che dolci, la zucca è buona, leggera e versatile. anche il colore fa venir voglia di utilizzarla nelle preparazioni più disparate.

Vi propongo una ciambella con zucca e cioccolato davvero saporita grazie alle spezie che vanno aggiunte all’impasto (cannella, zenzero e vaniglia) e alla glassa di cioccolata. Inoltre rimane molto morbida e umida all’interno anche per un paio di giorni (se in casa nessuno la divora!) potendola quindi mangiare per colazione o con una bella tazza di te.

Ingredienti
torta
150 ml di olio di semi di girasole
qualche goccia di essenza di vaniglia (non usate la vaniglia chimica mi raccomando)
250 gr di zucchero
500 gr di purè di zucca
280 gr di farina 00
50 gr di crusca (io non ne avevo e l’ho sostituita con semplice farina integrale)
2 cucchiaini di lievito per dolci
1/2 cucchiaino di bicarbonato
1 pizzico di sale
1/2 cucchiaino di cannella in polvere
1/4 cucchiaino di zenzero in polvere
200 gr di gocce di cioccolata fondente (o noci tritate grossolanamente)

Glassa al cioccolato
150 gr di cioccolato fondente
50 gr di burro
1 cucchiaio di sciroppo di glucosio
1 cucchiaio di rum (non obbligatorio)

Dosi: 1 teglia a ciambella da 25cm
Tempo: 30′ preparazione, 50′ cottura
Difficoltà: facile

Procedimento

1) Cuocete la zucca. Pulite la zucca e cuocetela nel forno a microonde, o a vapore fino ad ottenere una consistenza molto morbida. Lasciarla raffreddare bene e passarla al passaverdure, o frullarla con il frullatore ad immersione in modo da ottenere una crema.

2) Mettere nella ciotola della planetaria le uova con lo zucchero e la vaniglia, montare sino ad ottenere un composto spumoso. Aggiungere l’olio a filo continuando a montare. Unire quindi le spezie, le farine e il lievito setacciati. Infine aggiungete la crema di zucca amalgamate bene.

3) Versate l’impasto in uno stampo a ciambella da 25 cm precedentemente imburrato e infarinato. Infornare in forno caldo a 180° (elettrico) o a livello 3 (a gas) per circa 50 minuti (in forno statico per i primi 15 minuti e poi passate al ventilato).Una volta cotta la ciambella lasciatela assestare in forno qualche minuto, quindi lasciatela raffreddare e ponetela su di un piatto.

4) Preparate la glassa con il cioccolato fondente tagliato a pezzetti, sciolto a bagnomaria o nel microonde (a bassa potenza) con lo sciroppo di glucosio, il burro ed eventualmente il liquore. Mescolate bene gli ingrediente in modo da avere una crema molto liscia.

5) Versate la glassa sulla torta. (Io mi sono aiutata con un pennello in silicone) e servite. La torta è buona anche tiepida ma se la lasciate riposare qualche ora in frigo sarà perfetta.

Ciliegie sotto spirito (grappa) con cannella e vaniglia

La stagione delle ciliegie quest’anno è stata prodiga di frutti belli e saporiti ed io ne ho approfittato per preparare un paio di ricette classiche ma sempre gradevoli.

oggi propongo le ciliegie sotto spirito – grappa- con cannella e vaniglia. Semplici ma gustose anche da accompagnare al gelato, semifreddi o cheesecake.

ciliegie sotto spirito

Tempo: 30′ più 3 giordi di macerazione delle bucce di limone

Dosi: ca. 2 lt di liquore finito

Difficoltà: media

Ingredienti 
ciliegie  sode e dolci (la quantità dipende da quanti barattoli volete preparare, bisogna considerare circa 200 gr per barattoli piccoli)
zucchero semolato (qb)
grappa (300ml)
bacche di vaniglia
stecche di cannella

 

ingredienti

Ingredienti

ciliegie sotto spirito 1 passo

Assemblaggio dei barattoli (punti 1/2/3)

ciliegie sotto spirito 2

Chiusura dei barattoli (punto 4)

 

Procedimento

1) Lavate e asciugate le ciliegie, lasciate il picciolo intero o tagliatelo lasciandone almeno un cm.

2) Ponete le ciliegie nei barattoli precedentemente sterilizzati, inserendo una stecca di cannella e un pezzo di bacca di vaniglia incisa (in modo da far fuoriuscire i semi che danno maggior sapore e profumo di vaniglia)-

3) Alternate ciliegie e zucchero a strati fino a raggiungere l’orlo del barattolo.

4) Coprite il tutto con la grappa e chiudete i barattoli lasciando riposare le ciliegie almeno una settimana prima di mangiarle.

ciliegie sotto spirito

Carnevale: sanguinaccio (finto) e chiacchiere

Martedì grasso e quindi pubblico un post con due dolci della tradizione napoletana per il carnevale: chiacchiere e crema di cioccolato o “finto sanguinaccio” (in quanto veniva prima preparato con sangue di maiale), una crema al cioccolato speziata e molto gustosa da mangiare con chiacchiere, castagnole ecc.

finto sanguinaccio - crema al cioccolato
finto sanguinaccio – crema al cioccolato

La ricetta delle chiacchiere a modo mio la trovate [qui]

La mia ricetta delle castagnole è invece [qui]

chiacchiere
chiacchiere

Castagnole
Castagnole

 

 

 

 

 

 

 

Per il (finto) sanguinaccio invece vi posto la ricetta di seguito

Dosi:  1 lt di crema
Tempo:20′, più il tempo per raffreddarlo
Difficoltà: facile

Ingredienti
2 e 1/5 cucchiai di farina 00 (per la versione senza glutine sostituite la farina con 1 cucchiaio di fecola e 1 di amido di mais)
1/5 lt di latte
100 gr di cacao amaro
250 gr di zucchero
una noce di burro
50 gr di cioccolato fondente
1 cucchiaino di cannella
la buccia grattugiata di un’arancia
vaniglia (qualche goccia di essenza o i semi di una bacca)

Procedimento

1) Ponete in una pentola la farina, il cacao, lo zucchero, e aggiungete il latte lentamente mescolando con attenzione in modo da non avere grumi. Lasciar cuocere a fiamma bassa per circa 15′.

2) Aggiungete la cannella, la buccia di arancia grattugiata, e la vaniglia.

3) Una volta raggiunta la giusta consistenza (secondo i vostri gusti, ma ricordate che raffreddandosi la crema tende ad addensarsi) aggiungete il burro e il cioccolato fondente grattugiato o tegliato a pezzetti piccolini. Lasciate sciogliere e fate raffreddare in pentola con il coperchio in modo che il vapore acqueo eviti la formazione della “crosta” in superficie.

Servite con chiacchiere, castagnole o da sola perché è davvero squisita.

Focaccine con zucca cannella e uvetta

La zucca mi piace anche nei dolci, credo di averlo scritto spesso. La zucca ha un sapore delicato e si sposa perfettamente con ogni ingrediente dolce o salato che vi venga in mente.

Avendo già fatto in passato lo “zucchini bread” un dolce e saporitissimo plum cake con le zucchine ho pensato di riprovare a fare un dolcino con la zucca.

focaccine zucca e cannella
focaccine zucca e cannella

Tempo: 5 ore circa compresa la doppia lievitazione

Dosi: 12 focaccine

Difficoltà: media

Ingredienti
80 ml di latte
50 gr di zucchero di canna
150 gr di purea di zucca schiacciata
1 uovo
1/2 lievito di birra
300 gr di farina 00
30 gr di burro morbido a pezzi
1 cucchiaino di sale fino
20 gr di burro fuso
1 cucchiaio di zucchero di canna
cannella in polvere
uvetta
latte
Per la glassa
50 gr di zucchero a velo setacciato, 1 cucchiaio di latte.

Procedimento

1) preparate la purea di zucca facendo cuocere 250 gr di zucca a vapore o al microonde e poi schiacciandola con una forchetta. Lasciatela raffreddare.

2)Mettete nella  planetaria la farina, il sale, lo zucchero di canna, il latte, la purea di zucca, l’uovo e il lievito. Lavorate con il gancio a foglia, per circa un minuto, poi aggiungete il burro morbido e lavorate l’impasto per circa 5 minuti: otterrete un impasto ancora appiccicoso, ma una volta lievitato si lavorerà facilmente. Coprite la ciotola con la pellicola e mettete a lievitare in un luogo caldo e asciutto fino a quando l’impasto non raddoppi il suo volume, circa 2 ore.

3) Versate l’impasto lievitato sulla spianatoia infarinata e stendete l’impasto con un mattarello, dandogli la forma di un rettangolo dell’altezza di circa un dito. Fate sciogliere il burro, poi spennellatelo sull’impasto. Spolverate con lo zucchero di canna e la cannella, a piacere. Infine, aggiungete l’uvetta. Arrotolate l’impasto su sé stesso, fino ad ottenere un salsicciotto. Tagliatelo in 12 pezzi uguali e sistemateli in uno stampo da muffin. Coprite con la pellicola e lasciate lievitare per circa un’oretta a temperatura ambiente.

4) Accendete il forno a 180°C. Con un pennello, spennellate delicatamente la superficie della focaccine con un pò di latte, poi infornate inforno statico per i primi 10 minuti e poi ventilato per alti 10/20 (per il forno a gas livello 3).

5) Preparate la glassa: mescolate lo zucchero a velo e il latte.

6) Quando la focaccine sono cotte, versatevi la glassa e lasciatela raffreddare prima della degustazione.

focaccine zucca cannella e uvetta
focaccine zucca cannella e uvetta