La Pastiera

La PASTIERA

Oggi vi racconto e vi propongo, la ricetta della mia pastiera.

Sono diverse le versioni, e le “presunzioni”, di ricetta originale, io credo che se gli ingredienti siano gli stessi e cambiano più o meno le dosi o alcune fasi della preparazione dipenda dal gusto o dalle tradizioni familiari, il risultato sia sempre gustoso. Io preparo una pastiera “gentile” con una parte delle uova cotte in crema e (quando posso) preparo da sola i canditi con arance non trattate.

Come da tradizione di tutta Napoli (e da qui non si sfugge, se non per causa di forza maggiore!) la preparo il Giovedì Santo in modo che i sapori degli ingredienti abbiano il tempo di ben amalgamarsi fino a Domenica di Pasqua.

E’ un dolce delle feste, della famiglia, delle amicizie e della rinascita, infondo questo dolce, povero negli elementi ma ricco di sapori e profumi, festeggia l’infiorescenza della terra che si rinnova, incarnando la Resurrezione dello Spirito Santo.

IMG-20200410-WA0026

 

Dosi: 20 persone 2 tortiere 24 cm Ø
Tempo: preparazione: 2 ore+cottura 1 ora e 1/2 
difficoltà: media

Ingredienti

Ingredienti per la pasta frolla
1 uovo intero + 1 tuorlo
500 gr farina 00
150 gr burro
100 gr strutto
250 gr di zucchero semolato
un pizzico di ammoniaca per dolci

Ingredienti per il ripieno
700 gr. di ricotta di mucca 
700 gr. di grano (in vendita precotto in barattoli sottovuoto) se volete cuocerlo leggete a piè di pagina
350 gr. di zucchero semolato
1 limone bio
150 gr. di arancia candita tagliata a cubetti piccoli (per farle da sole vedete la mia ricetta qui)
75 cl di latte
30 gr. di burro
8 uova intere
3 cucchiai di farina 00
1 bacca di vaniglia o 1/2 cucchiaino da moka di estratto di vaniglia
3/4 cucchiai di acqua di fiori d’arancio (anche di più in base all’estratto che acquistate)
1 cucchiaino da moka di cannella
zucchero a velo per decorare

Procedimento

La pasta frolla ed il grano potete prepararli il giorno prima e conservarli in frigo.

1) Pasta frollaPorre in una ciotola capiente (o nella planetaria con il gancio a foglia) uova, burro e zucchero. Amalgamare il tutto velocemente, quindi aggiungere la farina e l’ammoniaca, continuare ad amalgamare ed impastare rapidamente in modo da non far riscaldare troppo l’impasto. Formare una palla, coprirla con della pellicola e porre in frigo a riposare per almeno due ore.

2) Cuocere il grano: porre il grano in un tegame con 250 ml di latte ed una noce di butto (30 gr) e lasciar cuocere un’ora circa, fino al completo assorbimento del latte e fino ad ottenere un impasto cremoso. Alcuni preferiscono passare metà del grano in modo da ottenere un dolce più liscio. Io preferisco invece, cuocere in questo modo il grano che diventa cremoso ma conserva la sua caratteristica “croccantezza”.

3) preparate la crema pasticciera: In una pentola a fondo alto, montate con una frusta, 3 tuorli con 3 cucchiai di zucchero presi dal totale, quindi aggiungete i 3 cucchiai di farina setacciati, amalgamate ancora e quindi aggiungete il latte  caldo (1/2 lt) e la buccia del limone tagliata eliminando la parte bianca amara. Ponete la pentola sul fuoco basso e cuocete la crema, con un cucchiaio di legno, o silicone, girando dall’interno verso l’esterno senza mai cambiare il verso e fate cuocere fino ad un inizio di bollore, quindi spegnete, eliminate le bucce di limone, coprite con la pellicola la superficie della crema in modo che non si formi la “crosta” di crema dura durante il raffreddamento.

4) Stendete la pasta frolla dello spessore di circa 1/2 cm con il mattarello e rivestite le due teglie precedentemente imburrate, ritagliate la parte eccedente, ristendetela e ricavatene delle strisce con un tagliapasta dentellato per decorare le pastiere in superficie ed evitare che si gonfino troppo in fase di cottura (7 strisce sono il numero canonico). La decorazione a “grata”, in numero di  sette strisce complessive (quattro in un senso e tre nel senso trasversale), a croce greca, formano la “planimetria” di Neapolis così come ancora oggi si presenta con i tre Decumani e con i Cardini che li attraversano in senso trasversale.

5) Montate i tuorli rimasti e le uova intere, con lo zucchero avanzato, in modo da ottenere un impasto spumoso, aggiungete la ricotta passata (o ponete tutto in un frullatore), aggiungete la vaniglia (l’estratto o i semi grattugiati dalla bacca), l’acqua di fiori d’arancio, i canditi, la cannella, la crema, il grano cotto. 

6) Amalgamare bene il tutto e versare  nella teglia tagliate i bordi della pasta frolla eccedenti e decorate con le strisce preparate formando una grata che pennellerete con un tuorlo sbattuto. 

8) Cuocere in forno a 180 °C (livello 3/4 a gas, io cuocio la prima ora a 4 e poi passo a livello 3) ventilato per circa 1 ora e 30′ finché la pastiera non avrà preso un colore ambrato; lasciate raffreddare e, prima di servire, spolverizzate con zucchero a velo. Conservatela in frigo

Come già detto, la Pastiera è più saporita se mangiata un paio di giorni dopo la preparazione, perché tutti i sapori si saranno ben “legati”.

E’ un dolce corposo e profumato che ben si accompagna a vini passiti dai forti sapori aromatici.

English recipe

Pastiera cake

The pastiera is a traditional Italian Easter cake, a symbol of the city of Naples and, no Neapolitan home would be complete on Easter day without this rich, perfumed ricotta pie.

Serving2 pans 24 cm Ø
Prep time: 2 hours+cottura 1 ora e 1/2
Cooking time: 1 – 1/2 hour

Ingredients 

For pastry
1 egg + 1 yolk
500 gr all purpose flour
250 gr sugar
250 gr butter
one pinch of baking soda
Ingredients for filling
700 gr ricotta cheese
700 gr of boiled wheat (if you want to use uncooked wheat berries, please read at the end of the receipe to cook them)
350 gr caster sugar
1 lemon
150 gr. chopped candied orange
750 ml full fat milk
30 gr. butter
8 eggs
3 tbl spoon all purpose flour
¼ teaspoon vanilla essence (or 1 vanilla bean pod, scraped)
1 teaspoon ground cinnamon
3/4 tablespoon orange blossom water

Preparation

For the pastry:
Mix the eggs, butter and sugar togher in a bowl, and pulse together in a food processor (if you have one). Add the flour and baking soda and knead just until the mixture comes together, until it forms a dough; cover in plastic wrap and rest at least 2 hours or overnight.

For yellow cream: beat egg yolks in medium bowl with 3 tablespoon of sugar (from the total amount) sugar, then add flour and stir in gradually milk until blended. Cook over medium-low heat, stirring constantly, until mixture thickens and comes to a boil, 20 to 25 minutes. Boil and stir 1 minute. Remove from heat immediately. Press piece of plastic wrap onto surface of pastry cream to prevent a “skin” from forming. Refrigerate until thoroughly chilled

Place the cooked wheat berries in a saucepan over medium heat with the butter, and 250 ml milk. Bring to a boil gently, stirring occasionaly until it becomes very thick and creamy, about 15 minutes. Let cool until needed.

Beat the yolks and all the other eggs with the remaining sugar, add the ricotta, vanilla, cinnamon, chopped candied orange, and orange blossom water, until creamy. Add the yellow cream, the wheat and gently mix all together.

Roll out about two thirds of the pastry and place in a 24 centimeter greased springform tin. Cut off any overhang and add to the remaining pastry, roll out again and with a pastry crimper wheel, cut long strips about ¾ an inch wide.
 
Fill the pastry base with the ricotta mixture and even out the borders of the pastry to the level of the mixture. Lay the long pastry strips gently across the top to form a a criss-cross diamond pattern (not square), pressing the strips on the edge of the pastry very gently.

Bake the pastiera for 1 hour at 350ºF (180ºC) until the pastry is golden and the pastiera is amber-brown on top. Allow to cool completely inside the springform pan before removing or chilling. Ideally serve the pastiera the next day (remove it from the fridge at least 30 minutes before eating to take away some of the chill) with some powdered sugar sifted over the top. Store any leftovers in the fridge.

 

Cottura del grano secco

Lasciate il grano a chicchi in una terrina coperto d’acqua per 3 giorni, cambiando l’acqua mattina e sera. Il terzo giorno scolatelo e sciacquatelo con acqua corrente e, mettetelo a cuocere, in una pentola capiente colma d’acqua. Portate a bollore e quindi, lasciate cuocere a fiamma bassa  per circa un’ora e mezza senza girarlo. A cottura ultimata scolatelo e lasciatelo raffreddare. Può essere conservato in frigorifero per una 4/5 giorni.

Cooking wheat berries

You have to let the wheat berries soaking in water for 3 days (change the water twice a day), then draining and cooking in a large pot of at least 4 cups of fresh water. Simmer for 1 ½ hours without stirring, until soft. Drain and reserve until needed (this will keep well in an air tight container the fridge for 1 week) then carry on to the next step. If using pearl barley as a substitute, leave the uncooked barley to soak in a large bowl of fresh water overnight, then the next day cook it in plenty of water for 30 minutes or until soft. Drain then follow the rest of the recipe.

Brioche leggere con lievito madre

Ho finalmente  ripreso a impastare e pasticciare con la pasta madre. I primi tentativi li ho fatti ovviamente per il piacere di mio figlio con l’impasto delle brioche. Ho provato prima delle mie vecchie ricette, con farina integrale, farina di farro ma oggi ho provato una ricetta molto leggera, con poco zucchero e grassi. ma sono rimasta davvero soddisfatta, le brioche sono risultate molto morbide e saporite, da mangiare semplici o farcite con le marmellate che preparo in casa con la frutta di stagione. Dopo il primo tentativo ne ho infornato una doppia dose e le ho anche congelate, in modo da conservarle per mio figlio per la scuola, e credetemi scongelate conservano un’ottima morbidezza.

Il procedimento è semplice, e iniziando il sabato mattina con il rinfresco del lievito potete sfornare la domenica mattina per una colazione in famiglia fragrante e profumata.

brioche 6 capi

Ingredienti
300 gr di farina 0 (o manitoba)
200 gr di farina 00
150 gr di lievito madre rinfrescato
250 ml di latte (per gli intolleranti ho provato con latte di mandorla e riso ed ho ottenuto un ottimo risultato)
100 gr zucchero
1 uovo
100 gr di burro morbido (a pomata) (per gli intolleranti ho provato con la margarina vegetale ed ho ottenuto un ottimo risultato)
1 cucchiaio di miele
1 pizzico di sale
zeste di un’arancia
1/2 cucchiaino di essenza di vaniglia

Come vedete dagli ingredienti potete ottenere ottime brioche anche per gli intolleranti al lattosio, sostituendo latte e burro con margarina e latte di riso e mandorla.

 

 

Procedimento
1) Rinfrescare il lievito almeno 3 ore prima di iniziare a procedere. Il lievito madre dovrà essere raddoppiato.

2) Nell’impastatrice mettete il latte a temperatura ambiente ed il lievito madre e con il gancio a foglia impastate per sciogliere il lievito. Aggiungete il miele, le farine, lo zucchero, la zeste di arancia e continuate ad impastare. aggiungete l’uovo, ed il sale e ed impastate sino ad ottenere un composto omogeneo.

3) Sostituite il gancio inserendo l’uncino ed impastate aggiungendo il burro morbido (a pomata) un po’ alla volta facendolo assorbire piano piano. Incorporatelo impastando e non mettetene altro finchè il precedente non è completamente assorbito. Girate l’impasto un paio di volte. Dovrete ottenere un impasto liscio e omogeneo. 

4) Prendete l’impasto e  impastate a mano tirando dall’esterno e premendo verso l’interno. Ruotate e ripetete per 5/6 volte. Formate una palla e fate riposare l’impasto per circa 2 ore in un luogo chiuso ed al riparo (io nel forno). Coperto con della pellicola.

5) Trascorse le due ore, staccate dall’impasto delle porzioni di circa 50 g e formate delle palline, spingendo l’impasto con i pollici e arrotolandole sulla spianatoia. Arrotondate le brioche e sistematele sulla leccarda del forno rivestita con carta forno distanziandole fra di loro.

Potete dare alle brioche la forma di cornetti come ho fatto io. E’ sufficiente stendere l’impasto con il mattarello in una forma rettangolare alta circa 1 cm e tagliate dei triangoli con una base di circa 10 cm e alti 20 cm, arrotolateli partendo dalla base senza stringere troppo.

6) Fate lievitare per circa 10 ore in luogo asciutto e tiepido (nel forno spento) o tutta la notte. 

7) Terminata la lievitazione, quando le brioche saranno raddoppiate, spennellatele delicatamente con una miscela di tuorlo e latte e infornate in forno caldo a 180 °C (elettrico – livello 2,5 gas) ventilato per circa 20 minuti. 

qui un video per la formatura della treccia a 6 capi che ho preparato con questo impasto

English version:

Light Brioche

Servings40 brioches (50gr)
Prep Time: 30 minutes
Rest time: 12 hours
Cooking time: 20 minutes

Ingredients
1 egg
200 gr all-purpose flour
300 gr  strong white bread flour
250 ml warm full-fat milk
100 gr caster sugar
1 teaspoon honey
100 gr butter, softened
5 gr salt salt
150 gr sourdough starter
Finely grated zest of 1 orange

Preparation

  1. First of all prepare your sourdough starter 3 hour before.
  2. then, put the sourdough starter and the warm milk into the bowl of a mixer fitted with a dough hook, mix on a slow speed for one minut. Add the florss, honey, salt sugar, orange,  and egg and mix on a slow speed until you have a soft, glossy, elastic dough. Add the softened butter and continue to mix, scraping down the bowl periodically to ensure that the butter is thoroughly incorporated. The dough will be very soft.
  3. Tip the dough into a plastic bowl, cover and let rise at room temperature for about 2 hours until it is firmed up and you are able to shape it.
  4. Grease a oven  pan, take your brioche dough, divide it into equal pieces of 50 gr . Shape each piece into a smooth ball by placing it into a cage formed by your hand and the table and moving your hand around in a circular motion, rotating the ball rapidly. Put the balls of dough on the pan.
  5. If you prefere to prepare the “cornetti”: take your brioche dough, and roll it into a sheet of 1 cm thickness. With a sharp knife  cut out strips, then long and narrow triangles (10 cm per 20 cm h). Each triangle should weigh about 50 g. Wrap the triangles on themselves from the short side. Fold the sides of the croissant just formed toward the center, to give a crescent shape, and put the tip of the triangle under the croissant so that it won’t open while rising.
  6. Cover with a towel, and let rise at room temperature overnight.
  7. Heat your oven to 180°C and cook for about 20 minutes in fan oven

 

Red Velvet Cake – torta rosso velluto

red-velvet-intera2

Red Velvet Cake – torta rosso velluto

Dosi: 12 persone
Tempo: 1 ora e 1/2 
difficoltà: media
tortiera 26 cm Ø

Ingredienti
220 g burro
350 g zucchero
3 uova
5 g sale
1/2 cucchiaino moka di essenza di Vaniglia
3 cucchiaini di colorante rosso in polvere
75 g cacao in polvere
450 g yogurt
550 g farina
10 g lievito per dolci
30 ml aceto bianco
Per la farcitura e decorazione (cream-cheese-frosting)
500 g formaggio cremoso
200 g burro
400 g zucchero a velo
Buccia grattugiata di 1 limone non trattato

red-velvet-tagliata

Procedimento

1) Montare il burro con lo zucchero fino a renderlo chiaro e spumoso. 
Aggiungere le uova e continuare a montare, unire quindi, il sale, la vaniglia, il colorante e il cacao in polvere. Mescolare accuratamente.
Continuare ad impastare aggiungendo lo yogurt, la farina ed il lievito setacciati e l’aceto. Amalgamare bene il tutto e versare in una tortiera dai bordi alti dal diametro di 26 cm.

2) Cuocere in forno a 185 °C (livello 3 a gas) ventilato per circa 40 min.

3) Far raffreddare la torta, quindi tagliarla in 3 dischi uguali tenendo da parte delle briciole per la decorazione.

4) Preparare la crema: montare il burro con lo zucchero; unire il formaggio cremoso la buccia grattugiata del limone e mescolate fino ad ottenere una crema liscia ed omogenea.

5) Farcire la torta alternando i dischi ricavati con la crema. Coprire la torta con la crema anche all’esterno e sulla parte superiore, decorare con ciuffi di crema e le briciole rosse messe da parte.

red-velvet-intera

Red velvet Cup Cakes

Mi hanno chiesto di preparare dei cup cakes rossi e così ho ovviamente pensato al red velvet cake! é un impasto buono corposo saporito che si scioglie in  bocca, ha un buon sapore di cacao ma che non prevale rispetto alla vaniglia ed il colore “rosso velluto” le danno un’eleganza tutta particolare. Si tratta di una ricetta famosa e rinomata perché davvero buona, io l’ho sperimentata in versione cup cakes che non ha perso nulla rispetto alla torta classica. Come frosting (bianco ovviamente come da tradizione) ho preparato una decorazione che a me piace molto: panna e ricotta cremosa, che è tanto più leggera dei classici frosting a base di burro, mascarpone, ecc.

red velvet cupcakes

Dosi: 22 cup cakes (ca)
tempo: 1 ora (preparazione 30′, cottura 20′, decorazione 10′)
difficoltà: media

Ingredienti
per i cupcakes
300 gr farina per dolci
300 gr di zucchero
2 uova
120 gr di burro
qualche goccia di essenza di vaniglia
2 cucchiai di cacao amaro
225 latticello (io non lo trovo mai e mischio latte intero e yogurt bianco)
1 cucchiaino colmo di colorante rosso per alimenti in polvere
1 cucchiaino di lievito chimico per dolci
1 cucchiaino di bicarbonato
1 cucchiaino di aceto di vino
1 pizzico di sale
per il frosting
250 gr panna fresca o per dolci
125 gr ricotta cremosa

Procedimento

1) In una planetaria con il gancio a frusta o con delle fruste. Montare il burro ammorbidito e a temperatura ambiente con lo zucchero, fino ad ottenere un impasto spumoso.

2) Aggiungere le uova e continuare a montare un paio di minuti.

3) Unire metà della farina, lievito, sale, cacao e colorante rosso ben setacciati; montate con il gancio a foglia fino ad amalgamare tutti gli ingredienti.

4) Aggiungere lo yogurt (latticello) e dopo il resto della farina. Impastare bene fino ad ottenere un composto ben amalgamato e liscio.

5) Unite il bicarbonato con il cucchiaino di aceto (fermenterà e quindi fate attenzione) e aggiungetelo all’impasto. Amalgamate qualche altro secondo e quindi riempite gli stampini da cup cakes per metà.

6) Infornate in forno caldo (preriscaldato a 200 gradi) e lasciate cuocere a 180° (forno elettrico o livello 3,5 a gas) per circa 25/20 minuti –  ventilato, fino a cottura. saranno cotti quando inserendo uno stuzzicadenti ne uscirà asciutto (solita prova stecchino 🙂 )

7) Mentre si raffreddano preparate il frosting: montate la panna e quando sarà ben soda aggiungete la ricotta cremosa e qualche goccia di vaniglia. Una volta ottenuta una crema molto liscia mettete in frigo una decina di minuti.

8) Quando i cup cakes sono freddi decorateli con il frosting e poi come preferite con confettini colorati, di cioccolata o come ho fatto io con dell’impoasto secco e sbriciolato.

sono OTTIMI per merenda o colazione post cena pranzo  o quando vi va 

Taralli dolci di Pasqua

A Pasqua ogni regione ha le sue tradizioni ma per quanto riguarda i dolci sono quasi tutte a base di ingredienti sapori e profumi legate alla primavera, oltre alla classica pastiera, il mio collega Enzo Manfellotto mi ha suggerito la ricetta dei taralli dolci al limone di Sant’Anastasia (Paese in Provincia di Napoli dove lui vive) che dice essere davvero molto buoni e profumati, ed eccezionali se cotti poi nel forno a legna. Si tratta di taralli di pasta frolla a base di sugna (strutto) e limone molto lievitati e devo dire che devono davvero essere squisiti, da provare assolutamente in questi giorni.

taralli dolci

Dosi: 20 taralli da 100 gr

Tempo: 30′ preparazione + 30′ riposo + 20′ cottura

Difficoltà: facile

Ingredienti

1 kg farina 00

500 gr zucchero

250 gr sugna/strutto

15 tuorli

2 cucchiai di lievito chimico per dolci

2 limoni (la buccia grattugiata)

vaniglia (essenza o mezza bacca)

 

Procedimento

1) Unite la farina al burro amalgamando in modo da ottenere una “sabbia”. Unite lo zucchero e i tuorli, poi il lievito la vaniglia e la buccia dei limoni, amalgamate bene velocemente e lasciate riposare almeno mezz’ora.

2) dall’impasto prendete delle porzioni da 100 gr e formate dei “salsicciotti” arrotolandoli per dargli la forma di tarallo. Consifìderate che lievitano molto e quindi regolatevi che devono avere lo spessore di un dito circa.

3) Poneteli su delle teglie imburrate o coperte di carta forno ben distanti tra loro e infornate in forno caldo a 200° (livello 3 a gas) per ca 15/20 minuti.

Il solo profumo vi inebrierà

taralli dolci pasqua

 

Migliaccio

Il migliaccio è un dolce tipico del periodo di carnevale ed ho voluto pubblicare la ricetta del mio collega ed amico Vincenzo Manfellotto, che lo prepara personalmente affermando che è squisito (io ancora non l’ho assaggiato ma gli credo) è un dolce dagli ingredienti semplici che ricordano l’arrivo della primavera  ma ha un gusto davvero molto saporito ed equilibrato.

MIGLIACCIO

Dosi: 6 persone
Tempo:
difficoltà: facile

Ingredienti

1 Lt di latte
150 gr semolino
una noce di burro
500 gr zucchero
800 gr Ricotta romana
6 uova intere
2 bustine Vanillina
un bicchierino di Limoncello
un pizzico di sale

Procedimento

1) In una pentola dai bordi alti versate latte, burro, il pizzico di sale e portate a bollore. Quando il composto bollirà, togliete aggiungete a pioggia la semola, girando continuamente.

2) Continuate la cottura a fuoco basso per pochi minuti: lasciate raffreddare.

3) Montate le uova con lo zucchero e aggiungete successivamente la ricotta, il limoncello e la vanillina.

4) Quando la semola si sarà raffreddata, unitela al composto di ricotta e lavorate il tutto fino a completa amalgama del composto.

5) Versate in una tortiera di circa 22cm imburrata e cuocete in forno caldo a 180° per 60 minuti o fin quando la  superficie non sarà diventata un pochino scura.

Sfornate e consumate il migliaccio freddo.

Ciambelle (doughnut)

I doughnut o ciambelle glassate sono tipici dolci di origine americana. Queste ciambelle sono in genere fritte ma è anche possibile cuocerle al forno e vengono in genere coperte con glasse colorate o cioccolata e ancora sono talvolta farcite con marmellata, cioccolata o miele. Federico me le ha chieste spesso e mi è capitato di prepararle con la ricetta delle graffe, oggi ho invece voluto provare la ricetta originale e onestamente sono molto soddisfatta, morbide, leggere, non troppo dolci, semplicissime da preparare e tanto allegre e colorate perfette per la merenda dei bambini o una festa.

doughnut

Ingredienti 

Ciambelle
75 gr burro
300 gr farina OO
300 gr farina forte (manitoba)
70 gr di zucchero
250 ml latte
2 uova
12 gr lievito di birra
5 gr di sale
qualche goccia di estratto di vaniglia
olio di semi per friggere

Glassa
20 gr burro
150 gr zucchero a velo
100 gr cioccolato fondente
acqua qb
coloranti alimentari (poche gocce)
codine di zucchero colorate

Procedimento
1) In una ciotola, sciogliete il lievito di birra con un cucchiaio di latte tiepido preso dal totale e un cucchiaio di zucchero.

2) Nella ciotola della planetaria mettete le farine (lasciatene ca 50 gr da parte per poi lavorare l’impasto successivamente) e il lievito sciolto, aggiungete le uova, il sale, la vaniglia e iniziate ad amalgamare con il gancio a foglia. Aggiungete il latte tiepido e lasciate lavorare l’impasto a velocità media per ca 10 minuti, finchè l’impasto non si stacca dalle pareti e avrà un aspetto liscio ed omogeneo.

3) Coprire la ciotola con la pellicola e lasciar lievitare nel forno col la lucina accesa fino al raddoppiamento del volume (ca 2/3 ore in base alla temperatura esterna).

4) Quando l ‘impasto avrà raddoppiato il suo volume, rovesciatelo su una spianatoia infarinata e stendetelo con il mattarello per ottenere uno spessore di ca 1 cm.

5) Tagliate le ciambelle con un tagliapasta tondo del diametro che preferite (io ne ho usato uno grande di 8 cm e uno più piccolo per fare il buco centrale di 3 cm) per ottenere le ciambelle e usate il centro per fare dei piccoli bomboloni fritti. Appoggiate le ciambelle su una teglia da forno infarinata e lasciar lievitare per un’altra ora sempre nel forno con la lucina accesa.

6) Preparate intanto le glasse. Sciogliete il burro e e aggiungetelo allo zucchero a velo, aggiungete anche un po’ di acqua per rendere fluida (ma non troppo) la glassa e coloratela con i coloranti. Potete aggiungere un paio di cucchiai di questa glassa alla cioccolata fondente sciolta a bagnomaria o nel microonde.

7) Trascorso il tempo necessario, friggete le ciambelle in abbondante olio di semi molto caldo in una padella alta o in una pentola. Le ciambelle devono galleggiare nell’olio e devono essere girate un paio di volte. appena pronte mettetele ad asciugare su carta assorbente. Potete friggere anche il centro delle ciambelle e servirle solo con dello zucchero a velo.

8) Immergete le ciambelle ancora tiepide nelle glasse preparate e lasciatele asciugare per qualche minuto prima di mangiarle

Ciliegie sotto spirito (grappa) con cannella e vaniglia

La stagione delle ciliegie quest’anno è stata prodiga di frutti belli e saporiti ed io ne ho approfittato per preparare un paio di ricette classiche ma sempre gradevoli.

oggi propongo le ciliegie sotto spirito – grappa- con cannella e vaniglia. Semplici ma gustose anche da accompagnare al gelato, semifreddi o cheesecake.

ciliegie sotto spirito

Tempo: 30′ più 3 giordi di macerazione delle bucce di limone

Dosi: ca. 2 lt di liquore finito

Difficoltà: media

Ingredienti 
ciliegie  sode e dolci (la quantità dipende da quanti barattoli volete preparare, bisogna considerare circa 200 gr per barattoli piccoli)
zucchero semolato (qb)
grappa (300ml)
bacche di vaniglia
stecche di cannella

 

ingredienti

Ingredienti

ciliegie sotto spirito 1 passo

Assemblaggio dei barattoli (punti 1/2/3)

ciliegie sotto spirito 2

Chiusura dei barattoli (punto 4)

 

Procedimento

1) Lavate e asciugate le ciliegie, lasciate il picciolo intero o tagliatelo lasciandone almeno un cm.

2) Ponete le ciliegie nei barattoli precedentemente sterilizzati, inserendo una stecca di cannella e un pezzo di bacca di vaniglia incisa (in modo da far fuoriuscire i semi che danno maggior sapore e profumo di vaniglia)-

3) Alternate ciliegie e zucchero a strati fino a raggiungere l’orlo del barattolo.

4) Coprite il tutto con la grappa e chiudete i barattoli lasciando riposare le ciliegie almeno una settimana prima di mangiarle.

ciliegie sotto spirito

Torta di mele (con farine senza glutine)

Ho iniziato a sperimentare le ricette con farine senza glutine, anche grazie ai preziosi consigli della mia amica Giovanna (che vivamente ringrazio) che cucina senza glutine ogni squisitezza possibile, e dopo i baci di dama con farina id mais ho provato una semplice torta di mele, perché prima che finisca l’inverno almeno una ricetta con le mele dovevo pubblicarla! Sono sensibile alle allergie alimentari e alle intolleranze poiché da ragazza ho dovuto “privarmi” del latte e dei suoi derivati per circa 10 anni ed è stata una vera sofferenza, sia perché anni fa era difficile trovare prodotti e ricette senza latte, lattosio ecc, sia per il mio amore per il buon cibo ovviamente. Comunque le prove mi sembrano buone. La ricetta che posto usa i bicchieri di plastica per dosare, così è anche più semplice.

Torta di mele senza glutine
Torta di mele senza glutine

Ingredienti 
1 bicchiere di farina bianca di mais (io uso la marca Pan)
1 bicchiere di amido di mais
1 bicchiere di fecola di patate
3 uova
1  bicchiere di zucchero semolato
1/5 bicchiere di zucchero di canna (io preferisco il Demerara)
1/2 bicchiere di olio di semi
1 cucchiaio di lievito per dolci
1 bicchiere di jogurt alle mele (o per la versione senza lattosio potete sostituirlo con un bicchiere di succo di mele)
4 mele medie (io uso le mele Annurche)
100 gr  di mandorle
50 gr di uvetta
1 cucchiaino di cannella

Procedimento

1) Mettere nella ciotola del frullatore (o impastatrice con gancio a frusta o potete anche prepararla  a mano bisogna lavorarla poco) le uova, con lo zucchero, e montate per qualche minuto.

2) Aggiungete lo yogurt o il succo di frutta, e l’olio a filo continuando a montare. Aggiungete anche le farine setacciate, il lievito e infine l’uvetta che avrete precedentemente ammorbidito in acqua calda o in un po’ di rum.

3) A parte avrete tagliato le mele, 3 mele a pezzettini molto piccoli e una a fettine. Passate i pezzettini in un po’ di amido di mais in modo che non vadano a fondo e aggiungeteli all’impasto amalgamando con un cucchiaio di legno.

4) Versare l’impasto in una teglia unta e infarinata da 24 cm. versateci sopra le mandorle a pezzettini e le fettine di mela disposte a raggiera.  

5) Infornare in forno caldo statico a 180° (elettrico) o a livello 3 (a gas) per circa 35 minuti.Una volta cotta (prova stecchino), lasciarla intiepidire e mangiarla prima che diventi troppo fredda, le farine senza glutine infatti tendono a seccare molto, qui la presenza delle mele nell’impasto la rende morbida ma ancora tiepida è molto più gustosa e morbida.

torta di mele gluten free
torta di mele gluten free

Carnevale: sanguinaccio (finto) e chiacchiere

Martedì grasso e quindi pubblico un post con due dolci della tradizione napoletana per il carnevale: chiacchiere e crema di cioccolato o “finto sanguinaccio” (in quanto veniva prima preparato con sangue di maiale), una crema al cioccolato speziata e molto gustosa da mangiare con chiacchiere, castagnole ecc.

finto sanguinaccio - crema al cioccolato
finto sanguinaccio – crema al cioccolato

La ricetta delle chiacchiere a modo mio la trovate [qui]

La mia ricetta delle castagnole è invece [qui]

chiacchiere
chiacchiere
Castagnole
Castagnole

 

 

 

 

 

 

 

Per il (finto) sanguinaccio invece vi posto la ricetta di seguito

Dosi:  1 lt di crema
Tempo:20′, più il tempo per raffreddarlo
Difficoltà: facile

Ingredienti
2 e 1/5 cucchiai di farina 00 (per la versione senza glutine sostituite la farina con 1 cucchiaio di fecola e 1 di amido di mais)
1/5 lt di latte
100 gr di cacao amaro
250 gr di zucchero
una noce di burro
50 gr di cioccolato fondente
1 cucchiaino di cannella
la buccia grattugiata di un’arancia
vaniglia (qualche goccia di essenza o i semi di una bacca)

Procedimento

1) Ponete in una pentola la farina, il cacao, lo zucchero, e aggiungete il latte lentamente mescolando con attenzione in modo da non avere grumi. Lasciar cuocere a fiamma bassa per circa 15′.

2) Aggiungete la cannella, la buccia di arancia grattugiata, e la vaniglia.

3) Una volta raggiunta la giusta consistenza (secondo i vostri gusti, ma ricordate che raffreddandosi la crema tende ad addensarsi) aggiungete il burro e il cioccolato fondente grattugiato o tegliato a pezzetti piccolini. Lasciate sciogliere e fate raffreddare in pentola con il coperchio in modo che il vapore acqueo eviti la formazione della “crosta” in superficie.

Servite con chiacchiere, castagnole o da sola perché è davvero squisita.